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Come far crescere un buongustaio che fa le fusa.

Quando nasce un gattino, ha un solo desiderio nella vita: la mamma.
Calore, coccole, fusa delicate e – ovviamente – il suo latte caldo e delizioso.
Il latte materno non è solo nutrimento. È casa. È sicurezza. È amore in forma liquida.

E se la gatta, dopo un cesareo, ci guarda con gli occhi mezzi chiusi e dice:
«Ragazzi… magari fate voi, eh, almeno per due ore?»,
eccoci lì: con il latte di capra, il biberon, e la sveglia alle 2, alle 4, alle 6…
Proprio come i neogenitori. Solo più pelosi.

Verso la quinta settimana, arriva la fase delle grandi scoperte: IL CIBO UMIDO!
Le prime prove sono uno spettacolo. Come dare gli spaghetti a un bambino per la prima volta:
il gattino ci mette la zampetta, poi il muso, poi… oops, ci si siede dentro con il culetto.
Mangia un po’, si spalma molto di più.
Ma va bene così. È l’inizio dell’avventura.

In questa fase, noi diamo solo cibo umido Xantara.
Perché se dentro c’è il 71% di carne, non è pappa. È quasi una bistecca.
Senza zuccheri, senza schifezze, senza trucchetti da supermercato.
Solo carne buona, taurina, vitamine – e un gattino sano da baffi a codino assicurato.

Per tutti coloro che vogliono provare questo alimento di alta qualità, con il nostro Good Science Code: A786799EA3B c’è uno sconto del 10% – basta ordinare e gustare!

Tra la quinta e la settima settimana, l’atmosfera in casa è… ehm… speciale:
tutti imparano a mangiare e – sorpresa – anche a usare la lettiera.
È divertente, imprevedibile, e richiede un esercito di salviette umidificate.
Diciamo sempre che, in quel periodo, la cucina non è una cucina. È la NASA.
Un campo di addestramento per piccoli astronauti: tutti provano ad atterrare… non sempre nel punto giusto.

Dall’ottava settimana arriva la fase aristocratica:
il gattino cammina verso la ciotola con eleganza,
fruga nella lettiera come un esteta,
e ti guarda come per dire: «Prenotazione al ristorante stellato confermata.»

Abbiamo sempre anche il secco Royal Canin Ragdoll Babycat a disposizione.
Non perché lo adoriamo, ma perché…
se resti bloccato in coda al supermercato,
e a casa tre baffuti hanno già organizzato una protesta in cucina –
il secco evita la rivoluzione.

Intorno all’undicesima-dodicesima settimana, il piccolo è pronto per il trasloco.
Sa che al mattino si mangia pollo, alla sera tacchino,
e che se la mamma dice: “Basta, è notte! In cucina non si entra più.”
(Ovviamente lui ci prova lo stesso, ma lo sa).

Un’unica richiesta:
mantenete il ritmo.
I cuccioli crescono a vista d’occhio –
e se saltano un pasto, c’è rischio di «dramma sul pavimento della cucina».
Meglio uno snack in più, che un’interpretazione da tragedia greca.

E dopo la sterilizzazione? Vedremo insieme come regolare leggermente la dieta.
Giusto per evitare l’effetto ippopotamo di peluche
che riesce a saltare sul divano solo dopo una rincorsa di tre metri.

Insomma: si nutre con testa, si ama con cuore
e si accarezza sempre nel verso del pelo.

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Con affetto, la famiglia Meier da Vienna

+43(0)6648559527

Che gioia condividere le fusa con voi!

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